venerdì 10 dicembre 2010
Drappo di protesta contro crisi rifiuti a Napoli, il sostegno della Palmentieri
La vice responsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti : “I cittadini di Napoli e provincia non ne possono più delle promesse di Berlusconi e dei politici in generale”
“L’iniziativa del drappo nero gode della mia più totale solidarietà” . Così la viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti Licia Palmentieri apre il suo vivo commento alla notizia della protesta promossa dai Consorzi Borgo Partenope e Caracciolo Mergellina, contro la crisi dei rifiuti. Il lungomare da ieri è attraversato da un lungo drappo nero sorretto da dipendenti e titolari di ristoranti, bar e chalet del lungomare che per tutta la giornata sono rimasti chiusi e senza luci. Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva promesso che entro sabato la città sarebbe tornata pulita ma nelle strade giacciono ancora 1800 tonnellate di spazzatura non raccolte.
“ Purtroppo la crisi di governo si rifletterà negativamente anche sulla situazione campana rendendo sempre più concreta l’ipotesi delle solite soluzioni straordinarie e passeggere che avranno il frutto di liberare strategicamente a orologeria la città dai rifiuti per i soliti motivi propagandistici ed elettorali e di rimandare così di un altro po’ una nuova esplosione del problema. Questo è il solito meccanismo al quale i cittadini assistono da così tanti anni, e temo che ormai abbiano smesso di farsi illusioni a riguardo. Il riscontro negativo colpisce tutta l’economia del capoluogo campano, come abbiamo visto dall’iniziativa degli esercenti di Mergellina. Una città che perde tragicamente le proprie risorse turistiche, che acquista una pessima fama all’estero nonché già drammaticamente flagellata da problemi di portata spaventosa come la disoccupazione, la criminalità e la generale carenza delle infrastrutture non può permettersi assolutamente di perdere anche il turismo.”
L’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro continua la sua attenta analisi affermando : “Se la concentrazione del premier e del governo non fosse del tutto assorbita dai problemi giudiziari e quindi da quelli politici del nostro presidente del consiglio si potrebbe sperare in un reale sforzo collettivo per creare, finalmente, gli interventi radicali e strutturali necessari alla non ripresentazione della crisi dei rifiuti. Anche la mancanza di coordinamento tra le amministrazioni comunale, provinciale e regionale credo stia facendo sentire il proprio peso. Purtroppo, però, tale situazione di disperazione da parte dei cittadini è stata, è e sarà sempre sfruttabile per occasioni elettorali fallimentari, come abbiamo visto un paio di anni fa. I cittadini campani dovrebbero imparare a non fidarsi più solo delle vuote promesse, del provvedimento provvisorio e pre-elettorale paragonabile ad una spalmata di bitume sulle voragini delle strade del posto, destinato a dissolversi poco dopo le elezioni.”
“Insomma - conclude la Palmentieri - bene protestare ma è necessario anche aprire gli occhi e pretendere che il politico di turno sia seriamente intenzionato a dedicarsi alle soluzioni reali e definitive dei problemi del territorio."
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giovedì 2 dicembre 2010
Ronde cittadine a Castellammare, la Palmentieri critica il sindaco
COMUNICATO STAMPA
Ronde cittadine a Castellammare, la Palmentieri critica il sindaco
La viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti: “Ennesima iniziativa perbenista e superflua”
“L’impressione è che il sindaco abbia troppo tempo libero che gli consenta di focalizzare la propria attenzione su problemi del tutto marginali”. Così Licia Palmentieri, viceresponsabile campana dell’Italia dei Diritti, ha commentato la nuova ordinanza del sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, che ha istituito le c.d. “ronde cittadine”.
“Secondo la sua opinione – ha aggiunto la Palmentieri riferendosi ancora a Bobbio – il decoro pubblico può essere minato dalla lunghezza di minigonne e scollature o dalla presenza di chi si stende al sole sul lungomare. E adesso vorrebbe combattere le piccole illegalità attraverso le ronde cittadine”.
L’iniziativa, infatti, fa seguito al già molto discusso divieto di indossare minigonne, abiti succinti e pronunciare bestemmie che il primo cittadino stabiese ha disposto, di concerto con l’assessore alla Legalità e alla Sicurezza, Luigi Mamone, poco più di un mese fa.
“Stavolta – ha aggiunto la viceresponsabile regionale del movimento guidato da Antonello De Pierro – ho rilevato giuste obiezioni anche dal centrodestra, il suo stesso schieramento, sulla scarsissima utilità di questo provvedimento per contrastare la vera criminalità. Quando si risiede in un territorio in cui le stesse forze di polizia sono presenti in numero insufficiente e vivono una realtà di disagi e tagli dei finanziamenti, non si capisce come associazioni di ex combattenti ed ecologisti possano essere adeguatamente preparate ad agire”. Infatti, ad occuparsi delle ronde, si legge nell’ordinanza, dovrebbero essere: l’Associazione nazionale Carabinieri Italia, Associazione Protezione Verde pro natura, Associazione nazionale Marinai d'Italia, Associazione nazionale Combattenti guerra liberazione, Associazione Combattenti e reduci, Associazione ecologica culturale Protezione verde e Associazione Reparto operativo soccorso Stabia.
“Perché Bobbio intraprende sempre iniziative così discutibili da suscitare polemiche a livello nazionale? Che cos’è, propaganda? Non sarebbe forse più efficace occuparsi di problematiche più concrete come il drenaggio delle acque piovane o il problema dell’abusivismo edilizio? Insomma – ha concluso la Palmentieri – quest’ennesima iniziativa perbenista la trovo assolutamente superflua”.
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